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GIORNALISTI E OPERATORI TURISTICI RUSSI IN TOUR NEL PARCO DEI NEBRODI, PER SCOPRIRE LE BELLEZZE E I PRODOTTI TIPICI

Si conclude oggi il tour di alcuni giornalisti fra le riviste di settore più importanti in Russia ed operatori turistici che già operano tra la Sicilia e la nazione russa.

Un giro per conoscere le bellezze naturali del Parco più grande della Sicilia, ma soprattutto per apprezzare il patrimonio enogastronomico dei Nebrodi, ricco di prodotti tipici, quali il suino nero, i formaggi, gli oli, le nocciole e i dolci tradizionali presenti nel territorio nebroideo.
Particolare attenzione è stata posta anche alla ricettività quali gli agriturismi e le strutture di turismo rurale.

Ma è stata l’occasione per gli operatori turistici di prendere contatti, in loco, con alcuni operatori fornitori di servizi di fruizione per gli eventuali turisti russi che potrebbero recarsi nel territorio dei Nebrodi.

Per Yuri Bychkov, capo redattore della rivista turistica Best restaurant-spas hotel e capo delegazione, “il territorio dei Nebrodi ha tutte le carte in regola per poter attrarre e conquistare il mercato turistico russo, perché vi è molta attenzione per l’Italia e per la Sicilia e in particolare per quei territori ricchi di tradizioni enogastronomiche quale appunto quello nebroideo”. Sarà infatti la cucina dei Nebrodi con i suoi prodotti tipici uno dei punti di forza su cui si punterà per attrarre l’attenzione del mercato russo.

Ad accogliere la delegazione russa, in questo tour nel Parco, il Commissario dell’Ente, Antonino Ferro, alcuni operatori della ricettività ed amministratori comunali che hanno messo a disposizione strutture, mezzi e servizi per consentire di conoscere al meglio il territorio.
“L’impegno dell’Ente è quello di creare le condizioni affinchè, operatori turistici dei Nebrodi e operatori di altri territori, sia nazionali che internazionali, possano stringere e consolidare rapporti, apportando attraverso l’attività turistica un supporto economico alle popolazioni che vivono nel Parco”. Lo ha dichiarato Antonino Ferro durante l’incontro con i giornalisti e operatori russi.

parcodeinebrodi.blogspot.com
25 Aprile 2012





Come avviare un bed & breakfast in Sicilia

Aprire un Bed & Breakfast in Sicilia rappresenta un’opportunità interessante soprattutto per giovani e donne che si affacciano alle porte del mondo del lavoro. Come dimostrato dal successo del corso "Come avviare un bed & breakfast in Sicilia", organizzato da Nuovaimpresa Confcommercio e riservato a chi aspira a gestire un B&B o una piccola struttura ricettiva nella regione. Con l’incontro di oggi, tenuto dal dott. Franz Cannizzo, consulente di direzione aziendale, presso la sede della Confcommercio di Catania, si è chiuso un ciclo che ha visto coinvolti oltre 20 futuri imprenditori del settore turistico pronti a destinare alcune stanze della propria casa per l'attività ricettiva di Bed and Breakfast.
"Il Bed & Breakfast è una attività turistica che si basa sulla gestione di privati che si avvalgono dell’aiuto del proprio nucleo familiare utilizzando l'abitazione di residenza -. spiega il responsabile della formazione - Nuovaimpresa ha compreso da molti anni le grandi potenzialità di questo tipo di ospitalità in termini di nuova occupazione e di sviluppo turistico e oggi consegniamo l’attestato di partecipazione e mettiamo nelle condizioni di avviare un’attività lavorativa. In Sicilia le leggi prevedono di mettere a disposizione da un minimo di 1 camera per 1 ospite fino ad un massimo di 5 camere per 20 ospiti -. continua Franz Cannizzo – Abbiamo seguito gli aspiranti imprenditori dall'idea allo sviluppo del business plan, all'avvio vero e proprio e abbiamo approfondito le tematiche gestionali, fiscali, economiche e gli aspetti fondamentali del fare impresa con la partecipazione di preparati professionisti del settore".
cataniaoggi.com - 25 Aprile 2012 ore 13:56

Eco vacanze: è record per l’Italia nel 2012

Le ecovacanze in Italia raggiungono quota 11 miliardi nel 2012. Il turismo sostenibile al centro del rapporto congiunto stilato da Coldiretti e Touring Club Italiano “Dentro il paesaggio – Agricoltura sostenibile e turismo compatibile”. Boom anche nei primi mesi dell’anno con gli oltre 871 tra aree protette, parchi e oasi ecologiche che registrano poco meno di 100 milioni di visitatori l’anno.

Nella vocazione al turismo ecologico alcune mete nostrane sono preferite dagli italiani. Chi ama in particolare paesaggi e natura tende a scegliere località situate nel Trentino Alto Adige, mentre l’enogastronomia guida i turisti all’interno della Toscana. Il settore agroalimentare fa della Sicilia una delle mete più scelte, la cultura è invece il settore trainante per la Lombardia come lo è il rapporto qualità/prezzo per l’Emilia Romagna.

Quando si tratta di scegliere, significative le percentuali di importanza attribuite dai vacanzieri: il 55% si fa guidare dalla presenza di paesaggi mozzafiato, il 49% da arte, cultura, storia. Meno importanti a quanto sembra relax e divertimento, che segnano “appena” il 33 e il 22%. Dati da non sottovalutare secondo Coldiretti:

L’ambiente ed il paesaggio non sono solo un patrimonio del Paese ma una leva competitiva per battere la crisi e tornare a crescere in modo sostenibile – afferma Sergio Marini, presidente Coldiretti – Il futuro dell’Italia si regge su quello che ha di unico e di esclusivo e sulla capacità di mettere queste peculiarità nei propri prodotti e nei propri servizi. Territorio, paesaggio, storia, cultura, alimentazione e tradizioni sono il vero valore aggiunto del Made in Italy.


Positivo anche il commento di Franco Iseppi, presidente Touring Club Italiano:

La collaborazione tra agricoltura sostenibile, che difende la qualità e non danneggia il paesaggio, e un turismo compatibile, con la stessa funzione, che tenda a rispettare i territori senza banalizzarli e uniformarli, può dare risultati alti e nobili e consentire uno sviluppo agricolo di qualità e benessere e una crescita economica del turismo di qualità.

Fonte: Adnkronos

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14 Aprile 2012  ore 06:49

In Sicilia in un anno hanno chiuso 38 agenzie di viaggi

Diminuiscono le agenzie di viaggi ed aumentano gli alberghi, le cui strutture ricettive di tre, quattro e cinque stelle superano i 100mila posti letto. E' questa in sintesi la consistenza numerica del tessuto turistico in Sicilia, come emerge dai dati raccolti e pubblicati nella nuova edizione di Siciliatravel, la directory del turismo siciliano, edita da Logos srl Comunicazione e Immagine. Secondo i dati raccolti provincia per provincia, sono 992 le agenzie di viaggi che operano quest’anno nell’isola rispetto alle 1.030 del 2011 e alle 1.063 del 2010. “Un dato significativo – spiega Toti Piscopo, amministratore della Logos srl - dal quale appare evidente la flessione del sistema distributivo siciliano, priva di una adeguata regolamentazione che impedisce alla categoria di poter competere sui mercati internazionali e di fronteggiare una concorrenza selvaggia al limite, sempre più frequentemente superato, dalle più disparate forme di abusivismo”. Il calo più consistente riguarda Palermo e Catania: nel capoluogo le adv sono passate da 257 a 244 mentre nella città etnea oggi sono 215 rispetto alle 226 del 2011. Segno meno anche a Siracusa (da 83 a 78), Trapani (da 82 a 79), Agrigento (da 87 a 84), Messina (da 124 a 119) e Caltanissetta (da 50 a 48). In controtendenza, invece, così come l’anno scorso, Ragusa (dalle 75 del 2010 si è passati alle 81 di quest’anno) ed Enna (da 42 a 44). I dati pubblicati su Siciliatravel sono stati incrociati con quelli dell’Ufficio preposto al rilascio delle licenze dell’assessorato regionale al Turismo. Un incrocio basato sulle aziende che sono regolarmente in possesso di una licenza e che rappresenta una radiografia reale e trasparente delle adv che hanno aperto i battenti e di quelle costrette a chiudere nel corso degli ultimi mesi.
Oggi, intanto, apre Travelexpo, il salone internazionale del turismo all’Hotel Città del Mare di Terrasini, in programma sino a domenica 15 aprile. 

guidaviaggi.it
14 Aprile 2012 / ore 06:43

Chi era quell'uomo dei Servizi? Via D'Amelio, traccia dimenticata

Secondo l’inchiesta nissena già dopo l’estate del 1992 «il governo (era quello di Giuliano Amato con i voti democristiani e socialisti, ndr) aveva elementi di conoscenza da cui desumere che le stragi sarebbero continuate, e che non sarebbero avvenute in Sicilia. Così come era a conoscenza, in alcuni suoi esponenti, di una «trattativa divenuta poi un ricatto alle istituzioni». Come per il rapimento di Aldo Moro, sostengono i magistrati, vi fu un partito della fermezza e uno della trattativa, sia nel governo Amato che in quello seguente di Carlo Azeglio Ciampi. Vinsero i trattativisti e «senza clamore» venne tolto per oltre 400 mafiosi il 41bis: ecco il «motivo - accusa la Procura nissena - di tante amnesie da parte di uomini di Stato» nella piena ricostruzione di quei tragici mesi.

«Il cedimento venne attuato e sostenuto proprio da quella parte dello Stato che più diceva di voler combattere Cosa Nostra: il volto migliore dello Stato, quello di una persona perbene e di un grande studioso, quale indubbiamente è il Ministro CONSO… Il proposito era, forse, quello di non cedere su tutta la linea, ma “salvare il salvabile”».


Ma - aggiungono i magistrati - quella strategia, «non fece i conti con un fatto che, comunque, poteva essere ben previsto anche allora: Cosa Nostra, di fronte ai cedimenti dello Stato, avrebbe chiaramente pensato che la linea delle stragi era “pagante”».


Giudizi «politici», stilati sulla base di un’imponente raccolta di fonti e documenti, e che pur non avendo avuto ripercussioni penali per i protagonisti citati nell’inchiesta nissena, oggi sono finiti sotto la lente di in gradimento della Cassazione. Con quali risultati è presto per dirlo, anche se sull’«indagine» della Suprema Corte è facile immaginare che si possa innescare un nuovo e durissimo scontro politico giudiziario. 

unita.it 

Tassa di soggiorno, disincentivo al turismo

Molti Comuni siciliani l’hanno già programmata, ma l’imposta non potrà essere riscossa prima del luglio del 2012. San Vito Lo Capo è stata la prima. Poi Ragusa e Cefalù. Ma sono tante le amministrazioni che la studiano
 
PALERMO - C’era una volta la vacanza low cost, un segmento dell’offerta turistica oltretutto molto seguita. In pratica chi non poteva permettersi alberghi di lusso e grandi sfarzi, almeno con poche decine di euro era in grado comunque di soggiornare qualche giorno e vedere quante più bellezze del territorio visto attraverso i depliant. Oggi però la vacanza rischia di diventare in Sicilia davvero roba soltanto per ricchi. Il perché è anche abbastanza semplice quanto lampante: in questo momento di crisi i Comuni stanno pensando bene di iniziare la corsa alla tassa di soggiorno.

San Vito Lo Capo ha fatto da apripista la scorsa estate, adesso molti altri enti locali a vocazione turistica dell’Isola stanno già preparando la stagione 2012, che si prevede più salata del solito. L’imposta, lo ricordiamo, è frutto dell’applicazione del decreto legislativo sul federalismo fiscale approvato dal governo a marzo di quest’anno, che prevede, tra l’altro, la possibilità per le località turistiche d’introdurre una tassa a carico dei non residenti che usufruiscono dei servizi ricettivi. L’ultima arrivata, pronta ad intascare l’obolo è Cefalù. La proposta della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Guercio è stata approvata dal consiglio comunale con 14 voti a favore, tra cui quelli dell’opposizione che ha fatto passare alcuni emendamenti. Così, dall’1 maggio al 31 ottobre, chi vorrà far tappa nel secondo polo turistico siciliano dovrà pagare 0,50 euro al giorno per pernottamenti in strutture a 1 o 2 stelle e un euro al giorno a persona per i pernottamenti in alberghi a 3, 4 e 5 stelle. Dal Comune assicurano che le risorse ricavate dalla nuova tassa saranno destinate al finanziamento di interventi a sostegno del turismo per il 30 per cento e il restante 70 sarà destinato alla manutenzione ed il recupero dei beni culturali.

Poco più di un mese fa è stato, invece, il Comune di Ragusa ad approvare l’introduzione della tassa di un euro al giorno a partire dall’1 gennaio prossimo. Anche in questo caso, la condizione posta dai consiglieri è che le entrate, stimate intorno ai 400 mila euro, vengano reinvestite per potenziare i servizi turistici. Ma la tanto temuta tassa è arrivata anche sui tavoli dei sindaci di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni, Castelmola e Lipari, nel Messinese, mentre cosa fatta è a Sciacca, dove i turisti pagheranno l’imposta dal 2012.

Ma a frenare la corsa dei comuni ci pensa l’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida: come riporta una nota della Finanziaria, l’imposta di soggiorno verrà applicata a partire dall’1 luglio 2012. Quindi, le amministrazioni che hanno già applicato la tassa o si accingerebbero a farlo prima di quella data, non sarebbero in regola. Intanto, non si fermano le polemiche. Perché da più parti si pensa, e forse a ragione, che la tassa di soggiorno non farà intascare alcunché ai Comuni siciliani. Anzi, rischia di allontanare ulteriormente il turista dalla Sicilia, preoccupato dall’eccessivo costo che inciderebbe sulla programmazione di una vacanza medio-lunga.
 


Un coro unanime di voci contro l’introduzione dell’obolo
 
Tante le voci contrarie all’imposta per i turisti: da Confcommercio a Confesercenti, da Federalberghi fino a Confindustria è un coro unanime di critiche. “Riteniamo che, invece della tassa di soggiorno, - propone Giovanni Felice, presidente di Confesercenti Sicilia – vada istituito, in ogni Comune, un premio di soggiorno per quei turisti che scelgono il nostro territorio, le nostre città: non può essere in denaro, ma può prendere forma attraverso la qualità dei servizi offerti e, perché no, attraverso la detassazione delle iniziative a sostegno del territorio e del turismo”. Ci chiediamo, a questo punto, se una tassa del genere sia davvero necessaria e possa essere funzionale al rilancio del turismo. Non sarebbe stato meglio tassare tutti gli immobili abusivi che deturpano il nostro territorio invece di danneggiare chi vive di una delle risorse più importanti dell’Isola? Ma, si sa, in tempo di crisi chi governa è sempre impopolare. “Il nostro è un no secco – rincara la dose il presidente provinciale di Federalberghi-Confturismo di Ragusa, Rosario Dibennardo – perché tale tassa rischia di annullare tutti i piccoli passi in avanti che il comparto, a spese di grandi sacrifici, ha compiuto. Abbiamo faticato tanto a fare arrivare i turisti dalle nostre parti, pur a fronte di una crisi economica a livello globale”.
 
di Michele Giuliano  - qds.it
 

Sicilia sempre più isolata Trenitalia taglia collegamenti nazionali

Le Ferrovie abbandonano la Sicilia. Trenitalia è pronta a cancellare i treni nazionali a lunga percorrenza. Dal prossimo 12 dicembre Torino, Milano e Venezia non saranno più raggiunte a mezzo strada ferrata, rimanendo, anche se non si sa per quando tempo ancora, i collegamenti con Roma, dove è previsto il cambio del convoglio per i passegeri che devono proseguire per altre destinazioni. Sicilia sempre più emarginata, colpa dei tagli, a volte anche ingiustificabili economicamente, che Trenitalia ha iniziato ad attuare da qualche tempo, iniziando dalla nostra provincia.
"La Sicilia è destinata a scomparire dalla carta ferroviaria d’Italia - afferma Pippo Gurrieri, sostenitore della prima ora delle battaglie contro i tagli alla ferrovia -  perchè l'obiettivo immediato è quello di eliminare la flotta dei traghetti di Messina, ormai ridotta al minimo, dopodichè rimarrà una rete isolana locale e malridotta: altro che alta velocità tra Palermo e Catania".
Gurrieri sottolinea come "nonostante queste evidenze, non si proclamano scioperi dei ferrovieri, né si mobilita l’opinione pubblica" e la stessa classe politica siciliana è assente, distratta da altre "urgenze". "Devono essere i cittadini a muoversi - continua Gurrieri- ponenso al centro dell'attenzione nazionale la questione ferrovia".  Gurrieri parla anche della necessità di riprendere la discussione sulla realizzazione della " metropolitana di superficie" a Ragusa, definita  "un’occasione unica per ridare ossigeno alla mobilità cittadina, ma miseramente lasciata decantare in un cassetto da oltre 16 anni, dopo che si erano fatti i progetti e si era a un passo dall’ottenere i finanziamenti. La Metroferrovia metterebbe anche in salvo la ferrovia della nostra area, ma soprattutto rappresenterebbe una rivoluzione nella gestione del traffico in città e nei comuni vicini. Chi ci crede - cnclude Pippo Gurrieri - deve necessariamente fare un passo avanti".
Tra poli che nascono, associazioni che radunano il "fior fiore" della classe politica degli ultimi 20 anni, ci sarà tempo per occuparsi delle questioni serie? Francamente ne dubitiamo.

di Gianfranco Di Martino - ilgironalediragusa

Sette ingegneri palermitani inventano applicazioni per cellulari intelligenti loro scoperte sono veri e propri mezzi e sistemi rivolti al turismo

Sette ingegneri palermitani inventano applicazioni per cellulari intelligenti

Il loro motto è "informare divertendo". Sono sette ingegneri informatici, un avvocato ed un esperto di marketing che vogliono "dar vita alla storia" basandosi sull'innovazione tecnologica e sulle applicazioni che la tecnologia permette di portare avanti per esempio tramite i telefoni cellulari intelligenti. Le loro invenzioni sono veri e propri mezzi e sistemi rivolti al turismo che incorporano tecnologie frutto del "know-how" universitario. Tutto nasce in stretta collaborazione con l'Università e la loro esperienza l'hanno portata alcuni giorni fa allo Smau di Milano, la fiera sulle nuove tecnologie.
Infatti, i sette ingegneri, di età compresa fra i 27 e i 43 anni, Antonio Gentile, Giuseppe Russo, Antonella Santangelo, Salvatore Sorce, Salvatore Andolina, Dario Pirrone ed Eleonora Trumello, con l'avvocato Giovanni Barresi (44 anni) e l'esperto di marketing Antonio Massara (49 anni) hanno deciso di mettersi insieme e creare una società che è nata come spin-off accademico dell'Università. Che significa che l'azienda trae le sue competenze dall'attività di ricerca svolta dentro i laboratori universitari. I risultati della ricerca vengono trasformati in prodotti commerciali da vendere durante un periodo temporale di start-up, di solito fra uno e tre anni, nel frattempo l'azienda matura e si confronta con il mercato.
La fase di avvio, InformAmuse, che ha vinto il "Premio StartCup Palermo" nel 2009, la sta trascorrendo all'interno di Arca, incubatore d'impresa con sede nella cittadella universitaria di viale delle Scienze. Si tratta di una struttura pubblico-privata che fornisce infrastrutture e servizi in cambio di un canone di incubazione. Stare dentro l'incubatore significa anche essere a stretto contatto con aziende che spesso sono complementari, da qua nascono quasi naturalmente interessanti collaborazioni.
L'imperativo categorico è ricerca ed innovazione e la vocazione di questi ingegneri è quella in sostanza di realizzare prodotti informativi e informatici finalizzati alla piena fruizione del patrimonio culturale, ambientale e naturalistico della Sicilia. L'idea è quella di inventare e sviluppare app che consentono di utilizzare per esempio il cellulare come guida turistica quando ci si trova all'interno di un monumento piuttosto che di un palazzo storico o di una chiesa.

palermotoday



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Sanità, maglia nera alla Sicilia: 66 le morti sospette in due anni

PALERMO - Peggio fa solo la Calabria. La Sicilia è la seconda regione italiana per sospetti casi di malasanità, secondo quanto emerge nel report diffuso dalla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari presieduta da Leoluca Orlando (Idv). Il dossier raccoglie i dati sulle morti avvenute in corsia per presunti errori dei medici o per disorganizzazione del sistema, dall’aprile 2009 al settembre 2011. La commissione ha conteggiato, tramite denunce sui giornali o segnalazioni dirette, 91 casi di malasanità nell’isola, di cui 66 con morte del paziente. In Sicilia si contano 57 casi sospetti di errori fatti direttamente dai camici bianchi (di cui 39 mortali) e 34 casi dovuti alla criticità dell’intero sistema organizzativo della sanità (di cui 27 con morte del paziente). Dietro Calabria e Sicilia c’è il Lazio, con 51 casi di malasanità e 35 decessi. Da sole, queste tre regioni hanno quasi la metà del numero di errori sanitari del Paese. Le regioni virtuose al Nord. Il Piemonte che conta nove casi di cui quattro mortali, il Trentino-Alto Adige con un solo caso, il Friuli- Venezia Giulia e le Marche con tre errori sospetti. seguono poi la Toscana con 29 casi, Veneto 23, Emilia Romagna 24. Meglio di tutte fa la Sardegna, nessun caso di malasanità negli ultimi due anni e mezzo, secondo la commissione. Per Orlando il bilancio che si può tracciare di questi 2,5 anni di attività della commissione è «molto positivo». Merito, dice, dell’organo parlamentare distintosi «per autonomia d’ azione e da condizionamenti partitici».
«RUSSO: SOLO DISINFORMAZIONE» - Per l’assessore siciliano alla Sanità, Massimo Russo, l’inchiesta di Orlando è solo «disinformazione»: «Spieghi il presidente Orlando da quali fonti ha attinto i dati per stilare la sua classifica e con quale metodologia ha verificato i presunti casi di malasanità. Spieghi se ha semplicemente tenuto conto delle denunce dei cittadini che hanno trovato spazio sui giornali o se ha seguito il protocollo nazionale sugli “eventi sentinella”». «Ancora una volta Orlando – conclude Russo - dà un´informazione istituzionalmente non corretta che rischia di alzare polveroni mediatici». «Il controllore non polemizza con un controllato, un magistrato come Russo dovrebbe saperlo», replica Orlando.
MARINO (PD), UN EMENDAMENTO SUL RISCHIO CLINICO - Il presidente della commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, il democratico Ignazio Marino, ha intanto preannunciato la presentazione di un emendamento al disegno di legge sulla sperimentazione clinica in discussione al Senato che «regoli la gestione del rischio clinico» perché, ha spiegato, «nel nostro Paese non esiste una normativa e il timore di denunce o aggressioni costituisce una barriera a volte insormontabile». Il tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, pur apprezzando il lavoro della Commissione, in una nota afferma che bisognerebbe «istituire un Osservatorio nazionale che diventi fonte unica e riconosciuta da tutti su un tema così importante».
IL SINDACATO DEI MEDICI: CARENZE DEL SISTEMA SANITARIO - In difesa della professionalità dei medici è intervenuto invece il Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) richiamando «studi internazionali che hanno già verificato che il 70 per cento dei presunti casi di malasanità è dovuto a disfunzioni e carenze organizzate del sistema sanitario». Nonostante la vischiosità del problema della responsabilità medica, il presidente della Commissione ha scongiurato «il clima di preoccupazioni e paure tra professionisti della sanità» così come l’esito «controproducente di difese corporativistiche».
Francesco Parrella - corriere.it

Circuito del Mito Estate 2011: Gli appuntamenti di domenica 28 e lunedì 29 agosto

Proseguono gli appuntamenti previsti nell’ambito del Circuito del Mito, la manifestazione organizzata dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo sotto la direzione artistica di Giancarlo Zanetti. Centosettanta produzioni per 600 serate da luglio ad ottobre in luoghi suggestivi dell’isola: dai fari alle piazze storiche, ai castelli. E ancora: aree archeologiche, antichi mulini, cantine borboniche e chiese. Questi gli spettacoli in programma per domenica 28 e lunedì 29 agosto, secondo quanto comunicato dalla direzione artistica:

Provincia di Messina

A Messina va in scena alla fondazione Horcynus Orca – Capo Peloro, alle 21.30, Le vecchie e il mare una corale di Ghiannis Ritsos. Lo spettacolo di musica, teatro e danza rappresenta una sintesi innovativa e coinvolgente tra vocalità mediterranea di matrice popolare e teatro musicale colto. Ideale punto di raccordo tra le voci caratteristiche delle tre cantanti e l’orchestra il lavoro del compositore Giovanni Arena, che si esibisce come solista, autore e arrangiatore. La regia è di Biagio Guerrera e Daniela Orlando, traduzione Giuseppe Auteri, voci Simona di Gregorio, Miriam Palma, Matilde Politi (tre tra le più valide interpreti della nuova vocalità femminile siciliana). Un trio di clarinetti sempre al femminile: Maria Grazia Campisi, Vanessa Grasso, Concetta Sapienza. Danza Daniela Campione. Colonna sonora dell’Orchestra da camera Ensemble “Catania Musica”, diretta da Massimo Leonardi. Prologo musicale: sax soprano Samyr Guarrera, sax baritono Marcello Leanza, chitarra Enzo Pafumi. Nella corale del grande poeta greco Ghiannis Ritsos si alternano le voci di sette vecchie donne che salutano il loro mondo, fatto di mare, di cielo, di vento, di lavoro, d’amore, di attesa e cura dei loro uomini – mariti/figli/nipoti… ed è un coro, quello che riecheggia, che accomuna idealmente tutte donne delle diverse isole del Mediterraneo.

Provincia di Catania

A Pedara è in programma all’Expo, con inizio alle 21, il concerto del Trio Ars Vetus. Uno spettacolo che rappresenta un momento di connubio tra la musica e la sensibilità espressiva degli artisti, per far rivivere la magia della musica barocca. Il Trio Vetus (formazione strumentale composta da Maria Assunta Munafò alla spinetta insieme al marito Antero Arena ed al figlio Joseph, entrambi violinisti) eseguirà musiche di Vivaldi, Bassani, Albinoni e Handel. All’anfiteatro di San Giovanni La Punta, invece, si esibiranno The Platters. Il gruppo musicale statunitense, particolarmente famoso nella seconda metà degli anni cinquanta, si caratterizza per la particolare tecnica vocale conosciuta come doo-wop, che consiste nel rinforzare il canto solista con armonie vocali sincopate e cori utilizzati più come strumenti d’accompagnamento che come voci vere e proprie. Era l’anno 1955 quando Buck Ram ebbe l’idea di creare una formazione che proponesse un nuovo modo di fare musica attraverso strumenti tradizionali, con voci dai timbri e dalle tonalità diverse capace di trasformare brani musicali convenzionali in vere e proprie tavolozze musicali. In quello stesso anno usci Only You che fu l’inizio del trionfo. Nella loro carriera “The Platters” hanno venduto 80 milioni di dischi in tutto il mondo, portando la loro musica nei cinque continenti con centinaia di tournèe mitiche ed irripetibili. The Platters si esibiscono con una formazione di cinque elementi, cantando alcuni dei loro indimenticabili successi quali: Only You, My Prayer, Smoke Gets in Your Eyes, Remember When, I’ll Be Around, Ebb Tide, Unchained Melody, All Night Long, Day Oh, Twilight Time, Harbor Lights. I brani storici verranno eseguiti con cambi d’abito da scena che rispecchiano fedelmente gli stessi anni. La replica dello spettacolo è previsto per lunedì 29 agosto nell’anfiteatro di Zafferana Etnea, con inizio alle 21. Il concerto dei Platters è l’unico appuntamento in programma per lunedì 29 agosto nell’ambito della rassegna Il Circuito del Mito.

Provincia di Ragusa

A Modica si esibirà Susanna Parigi. Durante il concerto che si svolgerà nella scalinata della Chiesa di San Giovanni, con inizio alle 21, eseguirà brani de “La lingua segreta delle donne”. La straordinaria intensità vocale di Susanna Parigi, la chansonnier del pop letterario, continua il suo percorso intorno alla parola. Dalla percezione dell’offesa subita de l’insulto delle parole, alle riflessioni sui segreti del linguaggio femminile. Le canzoni di questo lavoro traggono ispirazione da questo misterioso linguaggio, l’idea data dalla scoperta in Cina di una lingua che solo le donne sapevano leggere e tramandare, una lingua segreta delle donne: il Nushu. Organico: Susanna Parigi voce, pianoforte, fisarmonica e percussioni. Matteo Giudici chitarre, bassi, cori. Roberto Olzer piano, tastiere. Roberto Mattei contrabbasso. Nicola Stranieri batteria.

Provincia di Caltanissetta

A Gela al Teatro alle Mura Timoleontee di Caposoprano, con inizio alle 21, andrà in scena lo spettacolo Cine Y Tango. Il mondo del Cinema e quello del Tango argentino, raccontati attraverso gli strumenti più utilizzati e comuni tra i due ambiti artistici: il Bandoneon e la Fisarmonica. In scena Mario Stefano Pietrodachi e la straordinaria formazione degli Archiensamble con il contributo della Ysoa per uno spettacolo definito dalla critica “eccelso”. Il repertorio è tra i più accattivanti ed è stato pensato per potere accontentare il pubblico di tutto il mondo e comunque eterogeneo: da Astor Piazzolla, autore di quei Tanghi immortali che sono diventati anche colonne sonore a meravigliosi brani come il famoso “Oblivion”, scritto originariamente per un film di Marco Bellocchio e poi diventato un evergreen inciso da tutti i più celebri artisti, cantanti e strumentisti, da Mina a Yo-Yo Ma, da Salvatore Accardo a Bobby Mc Ferrin. In programma una selezione dei brani che stanno nel cuore degli amanti del cinema e della buona musica contemporanea: C’era una volta il West, Mission, Nuovo Cinema Paradiso, Il postino, La vita è bella, Amarcord ed a seguire Adios Nonino, Libertango, Milonga del Angel e altri.
canicattiweb











Agrigento: alla ricerca del tempo da perdere

Agrigento città sorge su una collina sulla costa sud-occidentale della Sicilia; si affaccia sul mare aperto, il Canale di Sicilia: vento e sole sono ordinaria amministrazione per 360 giorni l'anno!
Tra la collina e il mare (San Leone) si frappone la Valle dei Templi, un altopiano, una vallata sulla cui cresta sorge l'antica polis con i suoi magnifici resti di ellenica memoria. I Rodio-Cretesi di Gela, i Geloi , dopo circa 108 anni dopo la fondazione della loro città, fondarono intorno al 580 a. C. Akragas. Il tiranno Falaride (571-556) riuscì a fare di Akragas una potente e grande polis. Successivamente fù attraversata da vari domini e conquistatori: distrutta dai Cartaginesi, ricostruita dai Corinzi, Romani; e poi conquistata dagli Arabi e poi ancora dai Normanni e Catalani e Borboni e infine... Oggi Agrigento conserva tutte le tracce di questi passaggi: ogni pietra, ogni granello di sabbia trasuda di Storia millenaria. Un paradiso terrestre di Storia e Natura, dove più ti allontani dalla civiltà, più rimani sorpreso dalla bellezza e varietà delle risorse naturali: montagne, vallate, querceti, spiagge incontaminate, campagne ricchissime...
Lungo la costa, spiagge chilometriche e le Riserve WWF di Torre Salsa e quella di Punta Bianca, e ancora paradisi come la Scala dei Turchi o Eraclea Minoa: sabbia bianca finissima protetta alle spalle da boschi di pini e ulivi; strapiombi a mare di roccia di marna bianca ad orlare di merletto la costa... E l'entroterra di Agrigento con campagne, uliveti, aranceti, vigneti e due grandi formazioni geologiche: i Monti Sicani e la Valle del Sosio. I Monti Sicani, con i paesi di Cammarata e Santo Stefano Quisquina sono le montagne: una Riserva Naturale ricchissima di flora e fauna autoctona e di sentieri a mezzacosta o singletrack sempre praticabili e fruibili sia in bici che a piedi. La Valle del Sosio, un'altra Riserva che si estende su tre province siciliane, un'immenso polmone verde con querceti e lariceti, cinghiali e cavalli allo stato brado... e qui ci abbandoniamo, lontano dalla civiltà..!
Queste sono le zone delle Nostre raidate, escursioni quasi sempre epiche dove ci perdiamo nel tempo in sentieri che attraversano le meraviglie del nostro territorio, ora con percorsi tutti sulla costa, ora invece immersi completamente nel bosco, nel verde intenso delle montagne. E ancora tra le campagne dei dintorni, e tra i siti archeologici e passerelle e salti artificiali..!
Queste sono le vie attraversate dalla Coast2Coast, la traversata che da Agrigento taglia tutta la Sicilia da Sud a Nord con più di 300 km offroad in 3-4 tappe percorrendo antiche e storiche strade, trazzere regie, ferrovie dismesse, leggende e miti, aspetti naturalistici, patrimonio artistico,siti archeologici, dialetti e prodotti eno-gastronomici sconosciuti al turismo di massa. Ed in città abbiamo il Bike Park SSST Giunone con un percorso da DH, strutture in legno e diversi percorsi all mountain proprio nel cuore della Valle dei Templi. Il tutto immerso in una rete di sentieri che percorrono in lungo e largo il paese e i siti archeologici a formare un vero e proprio Bike Resort.
Basta un pò di tempo da perdere per gustarsi le potenzialità di un territorio che si presta agevolmente sia al Cicloturismo che alla Mountain Bike, dal mare alle montagne, tra quattro salti, una buona pedalata e un cannolo con la ricotta! 360 giorni l'anno!!!

INFO
Cyclope Biker Solutions è un gruppo di sinceri appassionati del del binomio Bici-Natura che offre servizi per le due ruote in ogni sua declinazione: cicloturismo, cross country, all mountain, freeride, down hill e la pratica del Turismo Sportivo in generale nella splendida terra di Sicilia.
Cyclope, di base in Sicilia, mette a disposizione tutte le sue conoscenze per godere in bici di un estate lunga un anno: dall'organizzazione di viaggi, soggiorni, visite guidate in Sicilia, isole comprese, in contesti ambientali ricchi di patrimonio naturalistico fuori dal turismo di massa. Dal noleggio di biciclette alla vendita di componenti e accessori per la manutenzione della bicicletta. Cyclope consente al biker o al cicloturista di godere la Sicilia come una straordinaria miscela di natura, arte, cultura, storia, architettura e cucina. È possibile scegliere tra le tante proposte di viaggio della Cyclope adatte ad ogni esigenza: la Coast2Coast, o brevi/lunghe escursioni di fine settimana su strada o in fuoristrada, tra singletrack o bike park, al mare o in montagna.


Testo di Alessandro Tedesco / solobike.it

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Ucciso Ludovico Corrao, ex deputato del Pci

Si sono trovati davanti una scena raccapricciante i carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo nella camera da letto dell'appartamento dell'ex senatore Ludovico Corrao, 84 anni, all'interno della sede della Fondazione Orestiadi, a Gibellina. Il taglio alla gola, con cui Corrao è stato sgozzato, è stato talmente profondo che ha quasi decapitato la testa.
Sul corpo, oltre ai segni lasciati dai colpi inferti con una statuetta, gli investigatori hanno rinvenuto tagli alle vene di entrambi i polsi. L'arma utilizzata sarebbe un coltello da cucina. Saiful Islam, il domestico di 21 anni originario del Bangladesh che ha confessato il delitto telefonando ai carabinieri dopo l'omicidio.

Ludovico Corrao era stato legale di parte civile di Franca Viola, la prima donna in Sicilia a ribellarsi al matrimonio "riparatore" e, sindaco di Gibellina negli anni del post terremoto, è stato uno dei protagonisti della ricostruzione del Belice.

Attivista delle Acli, nel 1955 era stato eletto all'assemblea regionale siciliana nella lista della Dc. Alla fine degli anni '50 era stato tra i promotori del "milazzismo", l'esperimento politico promosso da Silvio Milazzo che creò un'alleanza trasversale tra ex democristiani, esponenti del Pci e del Msi. Eletto per la prima volta alla Camera nel 1963 nelle fila del Pci come indipendente di sinistra, dal 1968 era stato confermato al Senato nella IV e V legislatura nel collegio di Alcamo. Nel 2001 si era candidato al Senato nelle liste di Rifondazione Comunista, senza però essere eletto.

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Circuito del mito, gli appuntamenti di oggi in Sicilia

25 luglio 2011 - Richard Galliano & Tangaria Quartet in scena a Trapani. Spettacoli anche in provincia di Palermo, Catania, Siracusa, Enna e Agrigento Proseguono gli appuntamenti previsti nell’ambito del Circuito del Mito, la manifestazione organizzata dall’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo sotto la direzione artistica di Giancarlo Zanetti.

Centosettanta produzioni per 600 serate da luglio ad ottobre in luoghi suggestivi dell’isola: dai fari alle piazze storiche, ai castelli. E ancora: aree archeologiche, antichi mulini, cantine borboniche e chiese. Ecco gli eventi in programma per domani 25 luglio nelle varie province.

Provincia di Palermo

A Palermo prosegue a Palazzo Ziino la mostra Second Life all’insegna del vintage e del riuso, mentre a Villa Castelnuovo è in programma, alle 21, una tappa della rassegna Estate in armonia.


Il secondo di quattro differenti concerti che spaziano dalla musica classica a quella jazz fino a toccare la musica della tradizione popolare. In scena l’Ensemble Arbereshe. Ingresso libero ad inviti da ritirare in viale del Fante n.66.

Provincia di Trapani

A Trapani, alle 21, a Villa Margherita (area teatro) è previsto il concerto del noto fisarmonicista Richard Galliano & Tangaria Quartet. Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a quattro anni. Dotato di una rara polivalenza, Richard Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto, dal solo (si pensi al “Paris Concert” registrato al Chatelet di Parigi nel 2009) fino al big band (con il Brussels Jazz Orchestra del 2008).

Provincia di Catania

A Linguaglossa, in piazza, alle 21,00, va in scena lo spettacolo Ciauda – Il saluto del mondo sta nelle mani di tutti. Una sequenza di brani inediti della Trilogia Unné, raccolta di brani che narra le piccole storie di vita quotidiana in uno spaccato di Sicilia dei nostri giorni. Il progetto musicale Ciauda è un insieme di lingue e dialetti, legati in un ritmo cadenzato sulla tradizione siciliana. Lo spettacolo è coreografato da performance (mimo sulla spiegazione dei testi), interventi di danza e giochi di magia.

Provincia di Siracusa

Continua, a Ortigia, il ciclo espositivo Percorsi di Notorietà, che contempla la realizzazione di un ciclo di quattro mostre incentrate sul tema del mito in Sicilia e l’appetibilità del territorio per quanto concerne il turismo culturale. Mentre a Siracusa va in scena alle 21.30, all’Arena Maniace, On t’appelle Ve’nus (Ti chiamano Venere). Spettacolo di danza contemporanea a cura di Chantal Lo al insieme al coreografo italiano Paco De’cina, l’artista pluridisciplinare Philippe Lafeuille e lo scrittore Marc Verhaverbeke.

Provincia di Agrigento

A Siculiana è in programma, alle 21, la penultima tappa del concerto L’Estro Armonico. Concerto prodotto da Musica & Suoni in cui verranno eseguite le Quattro Stagioni di Vivaldi.

Provincia di Enna

Lunedì sera a Piazza Armerina, alle 21, il concerto Quinquies Dominae, gruppo che propone musica cameristica e soprattutto un’orchestra costituita da sole donne, che per la sua composizione strumentale oggi è unica in Italia.

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Inaugurato a Marina di Modica il primo centro villaggio turistico per disabili di Sicilia.

Nutrita la partecipazione alla cerimonia inaugurale. Erano presenti molti disabili e genitori dei centri di riabilitazione del Csr di tutta la Sicilia e tanti rappresentanti delle istituzioni. Oltre al presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Francesco Lo Trovato, il sottosegretario di Stato al Lavoro Nello Musumeci, il senatore Francesco D’Onofrio, il presidente dell’Unione Province Italiane, Giuseppe Castiglione, il presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci, i deputati regionali Innocenzo Leontini, Orazio Ragusa e Marco Forzese, l’assessore provinciale ai Servizi sociali Piero Mandarà, gli assessori ai Servizi sociali di Ragusa e Modica, Francesco Barone e Paolo Garofalo, i rappresentanti dell’Asp di Ragusa Salvatore Brugaletta, Ignazio Occhipinti e Piero Bonomo, il viceprefetto di Ragusa Maria Rita Cocciufa e diversi rappresentanti delle forze dell’ordine.
La manifestazione si è aperta con il taglio del nastro del “Kikki Village” (nella foto), con il sottofondo musicale dei bambini del coro “Mariele Ventre” di Ragusa.
La struttura è l’unica della Sicilia attrezzata per accogliere persone e gruppi con esigenze motorie speciali. Il villaggio vacanze, totalmente privo di barriere architettoniche, è stato realizzato con criteri improntati a standard europei di piena accessibilità dal Consorzio Siciliano di Riabilitazione, ente impegnato da oltre 40 anni nelle attività riabilitative e di integrazione sociale in favore dei disabili e presente nella provincia di Ragusa con 4 centri di riabilitazione (a Modica, Comiso, Pozzallo e Ragusa). L’Ente ha realizzato il “Kikki Village” unicamente con i propri risparmi.
Il “Village” si trova nella campagna modicana, a soli quattro chilometri da Pozzallo (in Contrada Graffetta), si estende su una superficie di 47 mila metri quadrati punteggiata di ulivi e carrubi e può ospitare fino a 100 persone.

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Turismo sostenibile: il caso Lampedusa

Sostenibile. E’ la nuova cornice che informa il mondo del turismo da quando si è avuta consapevolezza che non basta avere i turisti per produrre ricchezza, ma l’impatto del fenomeno turistico sul territorio deve essere sostenibile per l’economia, la società dei residenti. Il dato sociale relativo alla comunità ospitante è uno dei temi su cui la lezione del professor Lorenzo Canova ha insistito di più. L’esempio di Lampedusa e le trasformazioni sociali ed economiche intervenute nelle famiglie dei pescatori dell’isola dopo che la stessa è diventata destinazione turistica rappresentano un interessante case history in letteratura in termini di sostenibilità.

Giuseppe Savà / ragusanews








Cineturismo in Sicilia: gardare a nuovi modelli

Modica - “Il Sudest siciliano guardi al modello Torino”.

Lorenzo Canova è un funzionario del dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione presso il Ministero dello sviluppo economico, e ha tenuto una lezione al Master di primo livello in offerta turistica integrata in Val di Noto, organizzato dall’Università di Catania in collaborazione con Fondazione Confeserfidi. Canova è anche docente di sociologia del Turismo all’Univerità di Bergamo.

“In Sicilia si parla di cineturismo dopo il successo di Montalbano, ma è un fenomeno subito, non programmato”. La lezione si è svolta presso l’ex ospedale San Martino, oggi sede universitaria, a Modica Alta.

Cosa ha da insegnare la grigia Torino al solare val di Noto? “Torino ha intuito con grande anticipo l’arrivo della crisi nel settore automobilistico, e ha saputo rinnovarsi, variando, investendo in campi di interessi nuovi, culturali”, risponde Canova.

Lungo la fascia vocata l’agricoltura è in crisi, e l’intuizione dell’arrivo di una crisi strutturale qui da noi non è stata così immediata. “Quando leggo i giornali siciliani trovo grande retorica: i luoghi di Montalbano, l’enogastronomia, il mare pulito…Luoghi comuni. Ma non capacità progettuale”.

Cosa è la capacità progettuale, professore?

“In Piemonte, nella seconda metà degli anni 90, iniziò un processo di programmazione negoziata fra comuni, comunità, territori. La sensazione diffusa era che la Fiat avrebbe affrontato anni di crisi, di ristrutturazione societaria. Il Piemonte, Torino, puntarono prima sulla Fiera del Libro. Fu un indirizzo di sviluppo economico preciso. Ma i torinesi capirono che la Fiera del Libro non bastava. Da lì ne discese l’implementazione del Festival del Cinema. E poi ancora le iniziative legate alla promozione del’arte contemporanea, fino all’identificazione di Torino col mondo del “gusto”. Ecco, questo modo di programmare lo sviluppo di un territorio ha un nome e cognome”.

E come si chiama?

“Filiera”.

Cioè?

“Se il Commissario Montalbano fosse stato girato a Torino, i piemontesi non si sarebbero limitati a dire “noi siamo i luoghi di Montalbano” ma avrebbero creato la filiera turistica attorno a Montalbano. Una singola azione non aiuta la crescita di un territorio. Servono più azioni in filiera, che rendano coerente, programmato, organico un progetto di sviluppo. Questo, oggi, nel Sudest, manca. Sa qual è il risultato di un piano consapevole?”

No, me lo dica.

“Le Olimpiadi. Torino nel 2006 ha ospitato le Olimpiadi invernali al culmine di un processo di nuova identificazione culturale durato diversi anni. Quando il percorso è tracciato, chiaro, consapevole i risultati sono questi: il territorio in questione si pone all’attenzione del mondo. In questa parte della Sicilia manca la filiera. C’è Montalbano, c’è l’Unesco, non c’è la filiera”.

Cosa fare, allora, professore?

“Occorre capire sociologicamente qual è lo sguardo del turista e avere coscienza nella ricostruzione, in termine di comunicazione, dei luoghi. Il val di Noto esisteva prima di Montalbano. Oggi questi sono i luoghi di Montalbano. E’ importante il modo in cui i luoghi si raccontano e lo sguardo che li valorizza, li mantiene, li trasforma e infine li consuma”.

di Giuseppe Sava' - ragusanews








L’isola di Favignana – e le Egadi – in fermento, grazie a un nutrito cartellone di eventi

L’isola di Favignana – e le Egadi – in fermento, grazie a un nutrito cartellone di eventi estivi predisposto dall’Assessorato ai Beni Culturali, Spettacolo, Sport e Turismo, retto dall’assessore Giovanni Tranchida, per offrire a residenti e villeggianti la possibilità di trascorrere in modo diversificato e in totale relax le serate di luglio e agosto.Diversi e organizzati nei siti di maggiore prestigio e attrattiva, così per come voluto anche dal sindaco, Lucio Antinoro, gli appuntamenti che si susseguono giorno dopo giorno già da alcune settimane.

Domani sera, domenica 24 luglio alle 21,30 all’ex Stabilimento Florio, Barbara Murata (Giappone Tokyo) si esibirà in DOPPELGANGER Danza, Mimo e Teatro dei Pupi, sviluppando le tematiche dell’Eros e della passione e basandosi sull’alternanza di Yin e Yang, giorno e notte, dentro e fuori.

Barbara Murata è una star del cabaret e del teatro: ha fondato una compagnia di teatro danza dal nome Physical Passion Dance Teatre e ha partecipato a numerosi festival di teatro, danza e mimo. E’ inoltre una delle attrici principali del film girato dal sassofonista Gianni Gebbia dal titolo “Asakusa no Brecht”.

Martedì 26 luglio alle 22 in Piazzetta Sant’Anna è previsto invece “La Sicilia che non c’è più” – Proiezioni di diapositive con sottofondo di canti e musiche popolari – (La storia del mare delle Isole Egadi attraverso le tonnare e le cave di tufo);

il 27 luglio alle 21,30 a Cava Sant’Anna, a cura dell’Associazione Musicale Culturale “CLUSTER”, lo spettacolo musicale con il gruppo “Taliacuccè” e dal 28 al 31 luglio, con inizio alle 21,30, si terrà invece tra Cava Sant’Anna e Piazza Madrice, la manifestazione “FAVIGNANA…NON SOLO JAZZ”, spettacolo musicale che vedrà susseguirsi Peppe Salerno Quintet, Sponsor Blues Band, Zaraf e Frequenze Retrò.

A Levanzo invece, in collaborazione con l’Associazione onlus Libeccio, martedì 26 luglio alle 21,30, a La Plaza Residence si terrà lo spettacolo “Il salotto di fine ‘800”, con Sergio Bertocchi, Luciana Di Bella, Benedetta Orsi e Dragan Babic.

Il 30 luglio alle 20 al Molo aliscafi, “Arruste e mancia … il Pescato di Sicilia”, a cura della Società Cooperativa Sociale GALEA con intrattenimento di un Gruppo musicale folkloristico, e il 31 luglio alle 22 davanti al centro sociale, “La storia della canzone italiana per i 150 anni dell’unità d’Italia”, di Alberto Pietrangeli.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.

osservatorio-sicilia

23 luglio 2011







TURISMO ENOGASTRONOMICO: IN ITALIA 4606 "BANDIERE DEL GUSTO"

12:10 23 LUG 2011

(AGI) - Roma - Sono quattromilaseicentosei (4606) i prodotti agroalimentari italiani ottenuti secondo tradizioni antiche tramandate nel tempo censiti dalle Regioni nel 2011, che rappresentano il motore del turismo enogastronomico che in Italia vale 5 miliardi. E' quanto emerge dall'indagine della Coldiretti sull'Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Regioni pubblicato con decreto nella Gazzetta Ufficiale. Una ricchezza nazionale che comprende - sottolinea la Coldiretti - i prodotti ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo. Un lavoro - precisa la Coldiretti - finalizzato a proteggere dalle falsificazioni e a conservare anche in futuro nella sua originalita' il patrimonio regionale delle tipicita' ma anche per disegnare la mappa enogastornomica del territorio per le vacanze 2011. Per piu' di un italiano su tre (35 per cento) infatti dipende dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialita' enogastronomiche locali, secondo l'indagine Swg. Nella mappa delle regioni che con piu' bandiere del gusto si classifica al primo posto - sottolinea la Coldiretti - la Toscana con 462 specialita' seguita sul podio da Lazio (374) e Veneto (368) tallonato dal Piemonte (363), ma ottimi posizionamenti si riscontrano per Campania (354). A seguire ci sono Liguria (295), Calabria (271), Emilia-Romagna (257), Lombardia (242) che con 33 nuove denominazioni ha stabilito il record di incremento quest'anno, Sicilia (233), Puglia (226), Sardegna (174), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (151), Abruzzo (147), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (77) Umbria (69) e Val d'Aosta (32). A prevalere tra le specialita' "salvate dall'estinzione" sono - precisa la Coldiretti - i 1.387 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.285 verdure fresche e lavorate, 765 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 472 formaggi, 158 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 151 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 146 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei. In undici anni, rispetto al luglio 2000 quando e' iniziato il lavoro di catalogazione a livello regionale, i prodotti censiti dalle regioni - rileva la Coldiretti - sono piu' che raddoppiati grazie all'impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni. Nell'ultimo anno l'elenco e' cresciuto complessivamente di 95 prodotti e sono stati messi "sotto tutela" tra gli altri - precisa la Coldiretti - la cipolla bianca di Fara filiorum petri (cipolla bianca, piatta e arrotondata abruzzese, tipicamente estiva, dal gusto morbido e dall'aroma delicato), il rappascione di Viggianello (zuppa lucana di cereali e legumi), il tabaccante di Casalbuono (fagiolo nano bianco campano utilizzato per la semina su terreno sodo cioe' per la semina 'nda ristoccia"), la mariola (salame di grossa pezzatura tradizionale della Bassa Parmense e del Piacentino), l'oliva cellina di Nardo' in concia tradizionale (oliva impiegata nelle ricette salentine per completare la "puccia" o messe dentro il tipico pane "pizzo" con aggiunta di pomodoro e cipolla), il furmag de segia (formaggio caprino molto particolare della tradizione casearia della montagna varesina) e la mico'oula (pane di segala valdostano che si differenzia dal normale pane nero per la presenza di castagne, noci, fichi secchi, uva passa, e, talvolta, anche scaglie di cioccolato). Ci sono anche regioni - continua la Coldiretti - che hanno invece visto ridursi il patrimonio dal momento che alcuni prodotti sono usciti dall'elenco essendo stati riconosciuti a livello comunitario come Dop o Igp. Ad esempio, la Patata della Sila Igp (Calabria), la Farina di Neccio della Garfagnana Dop (Toscana), il Farro di Monteleone di Spoleto Dop (Umbria), il Piacentinu ennese o la Vastedda della Valle del Belice Dop (Sicilia). L'Italia - conclude la Coldiretti - puo' contare sul record comunitario con ben 228 denominazioni di origine riconosciute a livello europeo, mentre sono 509 i vini a denominazione di origine.








Goletta verde, la campagna itinerante di Legambiente arriva in Sicilia

Goletta verde, la campagna itinerante di Legambiente che ogni estate effettua il periplo d'Italia per sensibilizzare e diffondere informazione sullo stato di salute delle coste e del mare italiano, alla sua quinta tappa quest'anno, arriva in Sicilia. Lunedí alle 12 al Castello a Mare, a Palermo, verranno presentati i dati sullo stato di salute di mare e coste della Sicilia monitorati dai biologi Legambiente. L'equipaggio della Goletta Catholica, partito da Genova il 22 giugno, sará impegnato per quasi due mesi nel tour dello stivale, comunicando puntualmente il risultato dei dati emersi dall'attivitá di monitoraggio che pone l'accento sull'inquinamento microbiologico. La tappa siciliana sará dunque anche occasione per assegnare le vele, che l'associazione ambientalista, in collaborazione con Touring Club, ogni anno aggiudica segnalando le migliori localitá di mare e di lago che si distinguono per tutela della natura, acqua pulita, ma anche eccellenze enogastronomiche, paesaggi mozzafiato e luoghi d'arte. L'appuntamento, in quest'ultimo caso, é per lunedí a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, presso la villetta di via Faro. Martedí a Favignana sará firmato un protocollo di intesa tra il Comune di Favignana, le associazioni di categoria pesca AGCI, l'AMP Isole Egadi e Legambiente, per dare vita ad un marchio di qualitá del pescato e di preparazione ricette tipiche isolane. (ITALPRESS)

Grandi Navi Veloci in Sicilia anche a Termini Imerese

La compagnia Grandi Navi Veloci ha rafforzato i collegamenti verso la Sicilia con l’apertura delle linee Civitavecchia-Termini Imeres-Civitavecchia e Termini Imerese-Genova operate dalla M/n Forza.
La Civitavecchia-Termini Imerese-Civitavecchia è attiva durante i weekend, secondo il seguente operativo: da Civitavecchia a Termini Imerese con partenza ogni sabato alle ore 10,00 (arrivo previsto alle ore 22,00) e ogni domenica alle ore 20,00 (arrivo previsto lunedì alle ore 9,00); da Termini Imerese a Civitavecchia con partenza ogni sabato alle ore 24,00 (arrivo previsto domenica alle ore 13,00).

Il collegamento Termini Imerese-Genova, invece, è stato lanciato per garantire la continuità al trasporto merci nella stagione estiva, con partenza tutti i lunedì alle ore 20,00 e arrivo alle ore 16,30 del martedì.

«L’esigenza di aprire questa nuova tratta – spiega il direttore generale Ariodante Valeri – è emersa in seguito al continuo sviluppo dei traffici passeggeri e merci che la nostra compagnia sta registrando verso l’isola».

I due nuovi collegamenti – che vanno ad affiancare la linea già esistente Civitavecchia-Palermo, operata dalla M/n Zeus Palace – sono nati per agevolare tutti coloro che hanno la necessità di raggiungere la Sicilia orientale: Termini Imerese, infatti, si trova in prossimità dell’imbocco della via più veloce che porta a Catania, la strada E932, e sulla via che collega Palermo a Messina, la E90.

lagenziadiviaggi.it

18 luglio 2011