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Turismo, una risorsa poco valorizzata

Nel 2011 le presenze turistiche totali in Sicilia (in migliaia) sono state 13.503,8; le presenze turistiche straniere (in migliaia) 5.297,5.
A dirlo è il recente Rapporto Svimez 2012, dal quale emerge che il turismo, l’industria culturale e il no profit potrebbero costituire nuove aree di occupazione su cui puntare per il rilancio dell’area.

Politiche e misure d’intervento specifiche per l’industria della cultura potrebbero creare migliaia di posti di lavoro e valorizzare risorse umane e naturali. Quanto al turismo, secondo l’analisi del Rapporto, occorrerebbe “una strategia unitaria e forte che faccia riferimento al Mezzogiorno nella sua dimensione di macro-area e non solo a singole regioni, attraverso la valorizzazione del brand Southern Italy, identificando il Mezzogiorno come prodotto turistico composito (turismo ambientale, culturale, golfistico) e non solo esclusivamente balneare”.

Nel complesso, nel nostro Paese il turismo nelle città d’arte è cresciuto dal 2000 al 2010 del 2,6% l’anno per gli arrivi, pari a 8 milioni in più, a fronte però di una diminuzione della permanenza media, scesa da 4,2 a 3,8 giornate. Il segmento è cresciuto soprattutto al Centro-Nord, con punte del 4,7% annuo, al Nord-Est, a fronte dello 0,3% del Sud.
Per quanto riguarda i musei tra il 2000 e il 2010 il numero di visitatori è rimasto immutato al Sud, mentre nel resto del Paese è salito del 2,8% annuo.

Nel corso dell’analisi, inoltre, si precisa che se il numero di musei e simili presenti nel Mezzogiorno rappresentano oltre un terzo del totale nazionale, le quote riferite ai visitatori sono assai contenute e pari al 20,6% nel complesso.
In tutto questo, in quanto affidati alla Regione in virtù della sua autonomia, non sono considerati tra le risorse turistico-culturali i numerosi siti archeologici della Sicilia, a cominciare da Selinunte e Segesta e dalla Valle dei Templi di Agrigento. Il breve excursus sulle visite ai musei e ai siti archeologici mostra, ancora una volta, le grandi potenzialità del Mezzogiorno e quanto poco queste siano valorizzate – come mostrano i dati sulle presenze turistiche – pur in presenza di una tendenza sempre più favorevole al turismo culturale, in particolare quando si colloca in un contesto ambientale favorevole.

Nel 2010 (ultimo dato ufficiale disponibile) su un totale di 17,7 milioni di arrivi e 75,1 milioni di presenze nel Mezzogiorno, rispettivamente 2,4 milioni (il 13,8%) e 5,8 milioni (il 7,7%) sono riferibili a destinazioni in aree di interesse storico e artistico.
L’incidenza del turismo d’arte, come già accennato, risulta sensibilmente maggiore nel Centro-Nord, dove si riscontrano valori pari al 40,0% per gli arrivi e al 29,3% per le presenze.

Nel caso del Mezzogiorno i dati (Istat) sul turismo d’arte si riferiscono a Campania, Puglia e Sicilia; tuttavia, anche considerando il rapporto sul totale di arrivi e presenze limitato a queste tre regioni, il divario permane molto elevato: l’incidenza degli arrivi per motivazione d’arte e culturale, per le tre regioni considerate insieme, è del 20,9% e quella riferita alle presenze del 12,8%. Il valore più elevato, relativo alle presenze in Sicilia, supera di poco il 17%.
 


L’approfondimento. Resta limitata la spesa dei turisti stranieri
 
Il divario tra Nord e Sud appare ancora più forte se si considerano le presenze straniere. Nel Centro-Nord l’incidenza del turismo nelle località di interesse storico e artistico è pari al 49,1% negli arrivi e al 37,1% nelle presenze; nel Mezzogiorno, invece, i valori si fermano, rispettivamente, al 19,4% e al 10,8%. La media interna delle tre regioni meridionali (Campania, Puglia e Sicilia) è del 26,2% per gli arrivi e del 15,7% per le presenze.
Se si considera, poi, la spesa dei turisti stranieri fra le province d’arte del Sud, dove anche la presenza della motivazione balneare è rilevante, come lo è a Napoli con le Isole del Golfo, appare molto limitata, con un massimo di 280 milioni di euro a Cagliari, 261 a Salerno, 234 a Palermo e 229 a Bari. Province di grande rilievo artistico e archeologico, come Catania e Messina, presentano una spesa piuttosto ridotta di 176 e di 219 milioni di euro; Reggio Calabria, con i famosi Bronzi di Riace e altro, registra una spesa dei turisti stranieri di soli 45 milioni di euro. Anche per la “componente domestica” si conferma il gap: per le località d’arte e storiche, a fronte di una incidenza del 31,7% sul totale degli arrivi e del 23,1% delle presenze per il Centro-Nord, nel Sud si scende, rispettivamente, all’11,7% e al 6,5%.
qds.it

I borghi più belli di Sicilia

Sono al lavoro gli 11 comuni siciliani aderenti al club dei Borghi più belli di Sicilia per decidere tempi e scadenze per un ambizioso programma di valorizzazione e professionalizzazione di luoghi e servizi che guarda al 2013. Prossimi impegni a novembre, a Cefalù (il 20), a Brolo (il 21) e a Castelmola (il 22 novembre) per un forum sulla formazione aperto alle aziende, non solo recettive, che si occupano di turismo. Un seminario che farà da battistrada ad un grande progetto di formazione turistica che vedrà protagonisti tutti gli undici comuni del Club (Brolo, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Cefalù, Gangi, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d´Alunzio, Savoca e Sperlinga).


Intanto qualche giorno fa, in un incontro a Savoca, sindaci, amministratori e operatori si sono confrontati sul prossimo programma di educational tour; sulla prossima ATS, sull'approvazione del piano di formazione e l'esame della bozza della nuova guida dei Borghi Sicilia.

Per quel che riguarda l'educational tour, si pensa di dividerlo in due trance, uno centrato sulla Sicilia orientale e uno su quella occidentale, per ottimizzare escursioni, incontri e target. Riflettori puntati, attraverso l'Enit, in quest'occasione partner del Club dei Borghi, sugli agenti di viaggio del nord Europa e sulla stampa specializzata di questi paesi.

Inoltre, i responsabili della Borghi Travel Sicilia hanno presentato ai soci del Club la linea grafica della nuova guida turistica, che sarà suddivisa per itinerari tematici.

Ma è soprattutto la costituzione dell'Associazione Temporanea di Scopo a catturare l'attenzione. Per Bartolo Vienna, sindaco di Geraci Siculo, è un punto fondamentale per lo sviluppo e la radicalizzazione del concetto e dell´essenza stessa del Club. "Con la costituzione dell'ATS puntiamo a valorizzare le reti d'identità per ‘costruire' un'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazione turistiche che favorisca la competitività, la crescita sociale ed economica dei territori. Al centro di ogni storia, tradizione e cultura c'è una comunità locale. Ci sono uomini e donne che vivono in quei luoghi e che hanno bisogni diversi e diversificati. Ci sono imprese da tutelare per la specificità dei loro straordinari e unici ‘prodotti' turistici. C'è un ambiente da difendere nella compatibilità con l'assetto complessivo del territorio – e concludendo – c'è una cultura che non ha eguali all´interno del pensiero umano". Ora la bozza dell´Ats è allo studio dei singoli amministratori per alcuni interventi migliorativi, e sarà approvata nelle prossime settimane.

da www.travelnostop.com



apre il portale Alberghi e servizi per turisti gay



Con un clic tutte le offerte dedicate alle differenze. L'idea è di cinque donne: «Ora via i pregiudizi»


BARI - Scegliere dove andare in vacanza anche in base all’atteggiamento aperto di gestori e proprietari di alberghi e locali. È questo il servizio che vuole offrire il portale di Partifriendly (www.partifriendly.com) on line da giovedì 21 luglio. L’iniziativa è di cinque donne baresi, Tommy Ditano Titti De Simone, Pina Cotroneo, Francesca Vitucci e Elena Violante, che hanno costituito un’associazione che si propone di selezionare le strutture in base a una carta dei principi del turismo friendly contro tutte le discriminazioni. «Perché - spiegano - i pregiudizi e le discriminazioni, non sono ancora un problema superato: è ancora difficile per una coppia omosessuale, per una persona disabile, ma anche per le donne che viaggiano da sole, o solo fra donne, trovare servizi e strutture che siano friendly».
Ditano, che presiede l’associazione, e le altre quattro donne, partono dall’esperienza maturata nel settore turistico, e dalla loro intraprendenza. Infatti finanziano completamente l’impresa. Che però gode del patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo, e di quello al Marketing territoriale del Comune di Bari, e del sostegno di realtà culturali importanti, in una logica di rete, di scambio e di interazione fra voci del Mediterraneo e non solo: il teatro Kismet di Bari, il Sicilia Queer Film Festival e il progetto Esperanto, Note di Speranza, ideato e sostenuto da Nabil Salameh, cantante e musicista dei Radiodervish. «Partifriendly - spiega la presidente Ditano - nasce dal desiderio di creare una rete di scambio e di incoming sul turismo etico, ecosostenibile e responsabile, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti fondamentali della persona».
A sostenere i principi del progetto infatti sono scese in campo anche Amnesty International e Famiglie Arcobaleno, l’associazione di famiglie omosessuali con figli. Il portale Partifriendly si articola in diverse sezioni: per le strutture ricettive (bed & breakfast, alberghi, case vacanze), i locali, le attività culturali e commerciali. Offre consigli e indicazioni utili sugli itinerari. Inoltre, una specifica attenzione è dedicata alla formazione degli operatori turistici, che sarà curata da Alessandro Taurino (Università di Bari), docente e formatore, esperto nell’ambito degli interventi per la promozione e la valorizzazione di una cultura delle differenze. “Sarà una guida utile, un percorso dedicato agli operatori e a tutti coloro che vogliano rendere friendly la propria attività turistica – concludono le promotrici - con l’attivazione di corsi di vario livello, ma anche con l’organizzazione di incontri e momenti di confronto per favorire la crescita e lo sviluppo di un turismo che diventi strumento di riqualificazione sociale e ambientale”.
Adriana Logroscino
19 luglio 2011

«La mia vacanza? Decide mio figlio E vi consiglio il Sud»

Ministro Brambilla dove andrà in vacanza?
«Non ho ancora deciso, sicuramente farò una vacanza a misura di bambino e quindi mare, sabbia, giochi. Mio figlio, 5 anni, ha carta bianca, insomma, decide lui».
Ma se dipendesse da lei?
«Me ne andrei, sola, in uno dei nostri meravigliosi parchi. Adoro passeggiare nella natura, amo gli animali, in Abruzzo ad esempio ci sono gli orsi. Per lavoro ho scoperto borghi incantevoli, monumenti e opere d'arte unici: tutto meraviglioso ma impegnativo. La natura invece per me significa relax totale».
Ci parli di qualche posto meraviglioso che ha scoperto da ministro.
«Tutto il sud è eccellente, ammetto: da donna del nord, lo conoscevo poco. Penso alla Campania e alla Sicilia, alle splendide isole del Mediterraneo. Ecco, agli italiani direi: prendete e girate per il nostro Mezzogiorno, al di fuori dei circuiti conosciuti»
Prima obiezione: l'Italia è cara.
«L'Italia è uno dei posti più belli al mondo, il rapporto qualità-prezzo è appropriato. E l'anno scorso, in piena crisi, il turismo ha registrato un aumento di visitatori stranieri del 2,5 %».
Talvolta l'Italia respinge le famiglie con bambini…
«Non si può generalizzare ma a volte succede. Così abbiamo appena preparato la campagna "un sorriso per l'accoglienza". Chi già coccola bambini e animali - penso alla Romagna - fa il tutto esaurito»
A proposito: lei ha 15 cani. Com'è cambiato l'atteggiamento di albergatori e gestori di spiagge verso gli animali?
«È passato dal rifiuto all'accoglienza. Sono il primo ministro ad essermi occupata di questo problema, molto sentito, perché in Italia, un terzo delle famiglie vive con un cane o un gatto. Sul sito www.turistia4zampe.it si trovano tutti i servizi, le località, le spiagge, le aree verdi, i ristoranti e gli alberghi che accettano animali».
Novità in arrivo anche per i turisti?
«Abbiamo ultimato la riforma del turismo, la prima in Italia, che modifica la legislazione a favore del cliente. Prima, in caso di truffa si era tutelati dal codice civile o penale solo con il risarcimento materiale. Ora abbiamo introdotto anche il danno morale. In più le agenzie di viaggio online sono equiparate alle altre. E poi abbiamo aperto il telefono EasyItaly 039-039-039, sette giorni su sette, per risolvere emergenze e tutti gli i inconvenienti del viaggio».

ilgiornale.it

La nuova mappa delle vacanze, vola Formentera, crolla il Marocco

Dopo le rivoluzioni in Africa, al top Grecia e Spagna. In Italia vincono Puglia e Calabria e le vacanze a contatto con la natura. Nel Mar Rosso si comincia a vedere una leggera ripresa dopo la crisi di qualche mese fa

di PAOLA COPPOLA / repubblica.it


Il mare non si tradisce. Le acque delle Baleari vanno verso il tutto esaurito. Già riscoperte dagli amanti della tintarella fuori stagione, le Canarie vedranno più italiani anche a Ferragosto. La Grecia si candida a raggiungere la Spagna per presenza dei nostri turisti. Antalya e Bodrum trainano la Turchia, sempre più battute le isole croate. I più resteranno nel Mediterraneo. Volerà a Capo Verde o alle Maldive chi è in cerca di acque esotiche. Ma tanti, anche per i rincari nella spesa media per le vacanze, resteranno a casa nostra facendo crescere del 20 per cento, dicono le stime, le presenze dei turisti sulle coste di regioni come Puglia e Calabria e nelle isole, dove arriveranno a dispetto del caro-traghetti magari con un'offerta last minute.
La crisi del Nord Africa ridisegna le rotte dell'estate. Se l'Egitto e il Mar Rosso stanno cercando di riprendersi dal crollo degli arrivi, Tunisia e Marocco sono ancora al palo. Scontano un calo vertiginoso delle richieste. Messi di fronte a una domanda pari a zero, alcuni tour operator hanno deciso di dirottare altrove i vacanzieri. Alpitour registra l'80 per cento in meno delle prenotazioni nel periodo estivo per Tunisia e Marocco. A ridosso dei mesi più caldi, se la situazione resta invariata, si potrebbe arrivare, stima Assotravel, a meno 30 per cento degli arrivi. Valtur non aprirà i villaggi di Tabarka ed El Kebir in Tunisia, ospiterà i pochi clienti prenotati nelle altre strutture in Italia o all'estero e, in vista di una maggiore domanda delle nostre spiagge, ha deciso di rinviare di qualche mese la ristrutturazione del villaggio di Pollina.

Se il Maghreb è instabile, i nuovi itinerari avvantaggiano altri paesi dell'area, con una crescita prevista a due cifre, e le crociere che per scansare i porti "caldi" hanno corretto in fretta la rotta verso nord. In Spagna si riverseranno in massa i turisti italiani: sulla terra ferma, nelle località della Costa Brava e della Costa del Sol, più del solito alle Canarie e soprattutto alle Baleari. Formentera (+ 50 per cento le prenotazioni) ha diverse strutture con il tutto esaurito. La Grecia sarà tra le mete preferite: è economica e vuole raggiungere le presenze della Spagna. L'isola di Kos già ora ha il 40 per cento delle prenotazioni in più rispetto al 2010. "Oltre a Rodi e Creta, puntiamo su piccole isole come Samos e Karpathos", chiarisce Sergio Testi, direttore divisione Easy di Alpitour, che conferma che per gli italiani c'è la tendenza "a tornare a fare le vacanze a casa, preferendo agli hotel forme di turismo a contatto con la natura e vacanze in bici".

Alla scoperta di località e spiagge meno battute. "Cresce la richiesta di un'Italia alternativa: proponiamo chicche come l'Isola di San Pietro, Pantelleria, Ponza e gli angoli più belli del Salento", aggiunge Angelo E. Cartelli, direttore marketing di Eden Viaggi. Oltre alle famiglie, la formula villaggio sarà scelta anche nella fascia d'età 22-30 "è boom di richieste sulle coste italiane e in Sicilia", anticipa Andrea Gorini, direttore dei servizi turistici del Cts. "Solo la Sardegna è partita in ritardo per i rincari sui biglietti dei traghetti e sta recuperando".
"Saranno comunque nel Mediterraneo le vacanze del 95 per cento degli italiani, ma località come Egitto e Tunisia vanno sostenute", dice il presidente di Assotravel Andrea Giannetti. La fuga da questi mari ha fatto esplodere alternative a medio raggio (Capo Verde ha raddoppiato le prenotazioni) e la richiesta per Messico e Santo Domingo. Vacanza comoda con destinazioni flessibili, la crociera potrebbe essere premiata: Costa Crociere ha modificato gli itinerari e le rotte di una settimana nel Mediterraneo con scalo a Tunisi ora arrivano a Malta, Palma di Maiorca e Cagliari. Le tappe in Egitto e Israele hanno alternative a Cipro, in Grecia e Turchia. Anche Royal Carribean salterà Alessandria per fermarsi ad Haifa, Gerusalemme o Cipro. "È una vacanza che intercetta i gusti di un pubblico diverso, è comoda perché fa disfare la valigia una sola volta: continuerà il trend positivo", conferma il presidente di Astoi, Roberto Corbella.  
(29 maggio 2011)