'La parte relativa alla ristorazione del codice-riforma del ministro Brambilla e' l'implosione del turismo e stravolge l'ordinamento giuridico del settore''

''La parte relativa alla ristorazione del codice-riforma del ministro Brambilla e' l'implosione del turismo e stravolge l'ordinamento giuridico del settore''. Lo riferisce, in una nota, la Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) della Sicilia spiegando che ''consentire a tutte le strutture ricettive di estendere la propria attivita' a quella di somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nelle stesse strutture produrra' effetti sul turismo opposti a quelli vantati in sede di conferenza stampa a Palazzo Chigi e creera' una sperequazione fra le imprese''.

''Questo comportera' asimmetrie nel mercato - spiega il presidente Fipe regionale, Dario Pistorio - perche' mette sullo stesso piano tipologie differenti di imprese che cosi' possono proporre lo stesso servizio. Crea cioe' un mercato con regole diseguali per una stessa offerta, in totale spregio alla Direttiva servizi recepita dal Dlgs 59/2010. La ristorazione italiana e' il secondo motivo di scelta dell'Italia come meta turistica e il primo motivo per cui uno straniero decide di tornare in Italia. E non si capisce per quale motivo si tenti di svalutare questo tipo di attrazione turistica''.


(Asca)
9 maggio 2011 ore 16:38

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