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Jovanotti 'Ora Tour' summer anche in Sicilia

Prenderà il via l’8 e 9 luglio, dallo Stadio Olimpico di Roma, l’ORA Tour di Jovanotti in versione estiva. Uno show ristudiato per gli spazi aperti, ma fedele all’impostazione ‘indoor’. Il ritorno in Sicilia del nuovo Tour 2011, organizzato da Giuseppe Rapisarda Management ed inserito nel calendario del Circuito del Mito, promosso dall’Assessorato regionale al Turismo, è previsto il 3 settembre, al Teatro Antico di Taormina.

ORA TOUR, prodotto da Trident Management, è lo show musicale più atteso dell’anno, con uno spettacolo innovativo, ad alto tasso tecnologico ed emotivo. E’ lo spettacolo rock del nuovo Millennio; una ‘macchina musicale e tecnologica’ per viaggiare nel nostro tempo, come in un racconto di fantascienza dal vivo, come un grande action-movie, un’epopea di ritmo e di sonorità sempre in movimento. Una pulsazione potente e tenera, intima ed esplosiva.

Il palco per la data di Taormina (3 settembre) sarà appositamente progettato con una produzione e degli allestimenti ‘minimali’ che rispettino la splendida cornice della scena del più famoso ed importante monumento siciliano. Stessa cosa anche per l’impianto audio e tutti gli effetti speciali, laser e luminosi, studiati ‘ad hoc’ per il Teatro Antico.

“E’ questo lo spettacolo - racconta Lorenzo Cherubini -che sognavo da bambino. Abbiamo lavorato tanto, allestendo un laboratorio dove far scorrere le idee, per quello che volevo fosse uno spettacolo che mi permettesse di dare il massimo e di entrare in contatto con ognuno di quelli che verranno a sentirci. E’ uno spettacolo nel quale si pensa poco ma si gode parecchio, ci si emoziona, si balla come in un rave, mentre davanti agli occhi scorre qualcosa che ha a che fare con quello che c’è dentro di noi di più bello e vivo”.

Sul palco la band darà vita ad un live a molte dimensioni e ad “impatto zero”: con Jovanotti, Saturnino (basso e batteria), Riccardo Onori (chitarre e basso), Christian Rigano (tastiere, programmazione, elettronica, computer), Franco Santarnecchi (piano e batteria), Gareth Brown (batteria) e Leo Di Angilla (percussioni e batteria).

Per il concerto di Lorenzo Cherubini al Teatro Antico di Taormina (3 settembre) sono previste quattro tipologie di tagliandi: platea numerata (89,90 euro), tribunetta numerata (89,90 euro), gradinata numerata (79,90 euro) e gradinata non numerata (59,90 euro). Tutti i prezzi sono comprensivi dei diritti. I tagliandi per il live di Taormina sono disponibili anche in internet, agli indirizzi www.ticketone.it e www.ctbox.it. Per avere tutte le informazioni sulla data siciliana di Jovanotti, Giuseppe Rapisarda Management ha attivato un’infoline che risponde, dal lunedì al venerdì, all’899.130.351.













Musei aperti... per un’elemosina

di Dario Raffaele - qds.it 6 agosto 2010

BB.CC. Senza programmazione visitatori in diminuzione.
Sconosciuti. I turisti sconoscono i siti culturali “minori” della Sicilia: costano alle casse della Regione in termini di personale ma non rendono in termini di presenze e incassi.
Privati. L’assessorato ai Beni culturali ha deciso di aprire ai privati la gestione integrata dei servizi al pubblico per ottimizzare le fasi di rilancio e di sviluppo del sistema museale isolano.


Sembra non trovare soluzione la crisi dei musei siciliani. Anche per il 2009 incassi e visitatori in picchiata, come ormai succede da quattro anni a questa parte. Se nel 2006 nei 57 siti culturali regionali monitorati dall’Assessorato si erano staccati 6.611.722 biglietti per un incasso di 15.540.185 euro, negli anni successivi si è assistito a un trend in discesa costante culminato con i quasi 2 milioni di visitatori (1.972.407 per la precisione) del 2009 che hanno contribuito ad un incasso di 11.353.337 euro. In soli 4 anni l’assessorato regionale ai Beni culturali ha assistito impotente alla perdita di oltre quattro milioni e mezzo di visitatori e quattro milioni di euro di incasso: il 29,8% in meno di visitatori e il 26,9% di introiti. Se non siamo di fronte a un fallimento del sistema Beni culturali, poco ci manca.

Per rimediare a questa situazione, proprio in questi giorni, l’assessorato ai Beni culturali ha deciso di aprire ai privati la gestione integrata dei servizi al pubblico per ottimizzare le fasi di rilancio e di sviluppo del sistema museale.
Gli imprenditori potranno presentare le loro offerte per la gestione dei servizi di biglietteria, di vendita di prodotti editoriali e di oggettistica e, ancora, potranno proporre ulteriori attività da realizzare in loco e sempre connesse alle caratteristiche del bene in questione.

Cinque sono i bandi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, 17 i lotti che sono in gara, 60 i siti culturali in elenco. La frammentazione in 17 lotti è stata voluta per valorizzare tutti i siti, e non solo i più famosi, e per avere più attori imprenditoriali che saranno in sana concorrenza tra loro e quindi alla ricerca di standard qualitativi sempre più alti.

Proprio i siti minori sono risultati i più “problematici” da gestire. Costano alle casse della Regione in termini di personale ma non rendono in quanto a incassi. Per fare un esempio, l’Antiquarium di Termini Imerese, gioiellino riaperto nel 2001 e sede scelta dalla Regione per la presentazione della settimana della cultura in Sicilia, conta ben 19 custodi – tutti della Beni Culturali Spa – che costano circa mezzo milione di euro, ma nel 2009 è stato visitato da soli 991 paganti per un incasso di appena 1.884 euro. Un rapporto di 19 custodi alle prese con 3,4 visitatori al giorno...sicuramente un lusso per il turista e uno spreco per le casse della Regione.

Ma non va meglio ad altri musei minori, anzi. L’Antiquarium di Sabucina, a Caltanissetta, ha visto solo 13 visitatori paganti varcare i propri cancelli nel 2009. L’incasso? 25 euro. Sempre a Caltanissetta il Museo archeologico e la zona di Gibil Gabib hanno registrato 427 paganti per 2.901 euro; il Museo archeologico di Marianopoli 140 paganti per 383 euro. Anche a Catania le cose non vanno meglio: l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo (aperta ad ottobre) in tre mesi ha accolto 8 visitatori paganti per un incasso di 15 euro. Nel messinese, la Villa romana di S. Biagio ha fatto 772 euro grazie ai 440 visitatori del 2009. Nella tabella in pagina è possibile visionare il dettaglio dei siti culturali “flop”. E il top? Sono sempre i soliti poli a trainare il carretto.

L’88,5% dei ricavi dei musei siciliani deriva da soli sette siti culturali: il Teatro Antico di Taormina, la Valle dei Templi di Agrigento, la Neapolis di Siracusa, i siti archeologici di Segesta e Selinunte, Monreale e la Villa del Casale di Piazza Armerina. Tutti insieme hanno raccolto 10 milioni degli 11,3 incassati da tutti i siti culturali isolani.
Tutti gli altri, ignorati (o sconosciuti) ai turisti, si dividono... un piatto di ceci e lenticchie.


60 musei interessati. I bandi per la gestione dei servizi al pubblico

Fra i siti interessati il Teatro greco romano di Taormina, la casa museo di Giovanni Verga e quella di Luigi Pirandello, il Duomo di Monreale, il Castello della Zisa di Palermo; e ancora il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, la Galleria regionale di Palazzo Abatellis (Palermo), la Galleria regionale di Palazzo Bellomo e il Castello di Maniace (Siracusa), l'area archeologica di Segesta (Trapani), i teatri Romano e Odeon di Catania.
Gli imprenditori dovranno formulare un’offerta articolata in un parte tecnica (piani gestione dei servizi, delle attività di valorizzazione, delle mostre ed eventi culturali, dei servizi di informazione e della attività didattiche e del servizio di guida) ed una economica (con l'indicazione dei c orrispettivi su fatturati, canoni e introiti da vendita dei biglietti); fra i servizi messi a bando quelli editoriali e librari, di gestione dei punti vendita, del guardaroba, della caffetteria e della biglietteria.


Articolo pubblicato il 06 agosto 2010