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Sicilia: intesa tra Regione e Chiesa per tutela beni ecclesiastici

Palermo, 6 ago. - (Adnkronos) - E' stata sottoscritta oggi tra il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e il presidente della Regione ecclesiastica di Sicilia, l'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, l'intesa per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni di istituzioni ed enti ecclesiastici con interesse culturale. Questa nuova intesa abroga e sostituisce quella dell'11 giugno 1997 resa esecutiva con la convenzione stipulata il 19 marzo del 2002.
La riscrittura si e' resa necessaria dopo i notevoli cambiamenti intervenuti nel settore, a partire dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, e l'intesa sullo stesso argomento siglata nel 2000 tra il ministro dei Beni culturali e il presidente della Conferenza episcopale italiana, nonche' la riforma dell'amministrazione regionale che ha preso avvio all'inizio di quest'anno.
Il testo, pur ripercorrendo lo schema di quello precedente, introduce significativi cambiamenti e alcuni aspetti innovativi alla luce delle nuove e piu' complesse esigenze che emergono da questo importante settore. Per quanto attiene ai beni mobili si assume l'impegno per quanto possibile, di mantenerli nei luoghi e nelle sedi di originaria collocazione. La Regione Ecclesiastica siciliana collaborera' con l'assessorato regionale per assicurare il rispetto della legislazione vigente in materia di requisiti professionali dei soggetti esecutori degli eventuali restauri e manutenzioni.
Altro aspetto la sicurezza: la Regione siciliana e quella Ecclesiastica assicureranno adeguate misure di sicurezza, con particolare riguardo agli edifici aperti al culto e ai beni maggiormente esposti al rischio di furti, del degrado e dell'abbandono. Nel caso di cambiamento dell'uso religioso o di culto e conseguente cessione della proprieta' a terzi, l'intesa prevede che la Regione siciliana eserciti il diritto di prelazione e si impegna a osservarne la preclusione agli usi disdicevoli con l'identita' originale dei beni. Le parti auspicano, inoltre, l'istituzione e la promozione di musei dei beni ecclesiastici con interesse culturale secondo la tipologia di: musei dell'opera; uno per ogni edificio monumentale di culto e musei diocesani: uno per ogni diocesi.
Un punto innovativo riguarda le biblioteche per le quali le parti concordano che i beni librari di interesse storico appartenenti ai medesimi enti e istituzioni rimangano nei rispettivi luoghi di conservazione; sulla necessita' di assicurare interventi atti a garantire misure di sicurezza e si impegnano a concordare indirizzi e a definire strumenti omogenei in materia di inventariazione e catalogazione del materiale librario. Per gli archivi la Regione Ecclesiastica Sicilia si impegna a favorire l'apertura alla consultazione a quelli storici diocesani e, per quanto possibile, degli altri archivi di istituzioni ed enti ecclesiastici da essa dipendenti.
La Regione siciliana si impegna a includere nei piani di finanziamento anche gli archivi ecclesiastici e a fornire collaborazione tecnica e contributi finanziari per il restauro di materiale documentario, la dotazione di attrezzature, di inventari e di mezzi di corredo; a dare priorita', negli interventi finanziari, agli archivi storici diocesani, nonche' agli archivi provinciali di istituti religiosi che abbiano particolare rilevanza. Per favorire la formazione del personale addetto ai beni culturali le parti si impegnano a promuovere attivita' di formazione e corsi di aggiornamento, anche in coordinamento con quelli effettuati da altri enti, nell'ambito della vigente normativa regionale in materia di formazione professionale.