Resta immutato il numero di italiani che tra giugno e settembre hanno trascorso o trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno una notte fuori casa. Saranno infatti poco più di 33 milioni di persone, pari al 55% rispetto al 55,2 dell'estate 2010. E' il principale risultato della consueta indagine previsonale elaborata da Federalberghi. Entrando nel dettaglio dei risultati, si scopre che gli indecisi sono solo il 3,1% (2,4% nel 2010) e che rimarrà a casa il 41,9% della popolazione, dato per la prima volta in calo dopo anni di crescita. Chi non si muoverà da casa lo farà soprattutto (42,8%) per motivi economici. Come di cosueto, saranno preferite le località marine, con il 70,4% rispetto al 74,6% del 2010 (il 61,4% sceglierà il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 9% si riverserà nelle isole minori). Seguono in classifica la montagna con il 15,7% delle preferenze (17,4% nel 2010) e le località d'arte con il 3,6% (1,9% nel 2010). Stabili le località dei laghi con l'1,6% di domanda, mentre sono in netta crescita le località termali e del benessere con il 3,1% della domanda complessiva italiana (1,4% lo scorso anno). Chi sceglie di "espatriare" preferisce le grandi capitali europee con il 51,9% della domanda (rispetto al 44,6% del 2010), mentreiI mari tropicali e le località esotiche crollano al 13,4% dal 22% del 2010. Stabili i trend di grandi capitali extra-europee (10%), crociere (6%) e montagna (4%). La spesa media stimata per la vacanza estiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) sarà di 776 euro (853 nel 2010), pari al 9% in meno rispetto all'estate scorsa. Nel dettaglio, per la vacanza in Italia verranno spesi in media a persona 689 euro rispetto ai 764 del 2010, decremento frutto sia di una tenuta delle tariffe del sistema turistico nazionale, sia del taglio di un giorno della vacanza complessiva. Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesterà invece sui 1.052 euro contro i 1.065 del 2010. Tra le tipologie di soggiorno, l'albergo rimane il leader incontrastato, vedendo premiata, almeno in questo, l'accorta politica dei prezzi praticati: lo sceglierà il 32,8% l rispetto al 34,6% del 2010. Seguono, nell'ordine, la casa di parenti o amici con il 13,6%, l'appartamento in affitto con l'11,5% e la casa di proprietà con il 10,4%. In buona crescita il villaggio turistico con il 9% (8,1% nel 2010), mentre cala il campeggio con il 5,6% (7% nel 2010) e riprendono quota i residence con il 5,5% (3,6% nel 2010). E poi ancora i bed&breakfast con il 4,2% (2,1% nel 2010), la crociera con l'1,5% (1,3% del 2010) e l'agriturismo con lo 0,9% (1,3% nel 2010). Passando ai periodi preferiti, quest'anno la crisi economica fa aumentare la quota di giugno e settembre a discapito di luglio e agosto. Quest'ultimo resta ovviamente il leader assoluto con i52,7% della domanda rispetto al 57,4% del 2010.Seguono luglio (19,6% rispetto al 22,4% del 2010), giugno (14% rispetto al 10,1%) e settembre (12,9% rispetto all'8,8%). La Sicilia sarà la 'regina' dell'estate 2011 con i 13% della domanda nazionale. Seguono la Sardegna col 10,2%, la Calabria col 9,7% e la Puglia col 9,5%.Più distaccate il Veneto col 7,2%, l'Emilia Romagna col 6,6%, la Toscana col 5,9% ed ex equo Liguria e Campania col 5,1%.
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