L' acquedotto Cornelio di Termini Imerese
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Riscopriamo la nostra città e i tesori in essa situati.... Non possiamo non parlare dell'Acquedotto Cornelio, la cui costruzione risale probabilmente al secolo I a. C., e che fu distrutto nel 1338 dagli Angioini per costringere gli assediati alla resa. Esso rappresenta la più grandiosa costruzione romana del genere che abbia avuto la Sicilia.
L'acquedotto Cornelio aveva le sue origini, ad oriente della città, dalle sorgenti di Brucato, alle falde del monte S. Calogero e, attraversando scoscesi burroni e profonde valli, con un percorso di circa otto chilometri, giungeva al centro abitato. L'acqua della sorgente veniva raccolta in un edificio a due vani, di cui quello posto a livello inferiore a più ampio era adibito alla decantazione. E da questo secondo vano aveva inizio la conduttura che, in relazione all'altimetria dei terreni che attraversava, correva ora sotterranea, ora su costruzioni murarie, ora su ponti.
Il nome dell'acquedotto si deduce da un'iscrizione che portava scritto "Acqua Corneliae ductus", andata perduta, ma la sua esistenza è testimoniata dagli storici, che la videro incassata nella torre di compressione della Valle Barratina. Si vuole quindi riferire a Publio Cornelio Lentulo, senatore romano che venne in volontario esilio in Sicilia, come a colui che presiedette alla costruzione, o a Cornelio Agatino, nobile termitano, di cui parla Cicerone: ma ogni identificazione rimane incerta.
himeraonline.it
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